Le tossinfezioni, oramai lo sappiamo, vedono le loro cause soprattutto nelle nostre case. E le spugnette da cucina che utilizziamo per lavare i piatti o le superfici sono uno dei vettori migliori delle contaminazioni.

Lo studio condotto in Germania nel 2017 pubblicato su Nature ha analizzato campioni di spugnette da cucina provenienti da diverse case. I risultati sono stati sorprendenti: come accennato su un centimetro cubo di spugna sono stati trovati fino a 50 miliardi di batteri, appartenenti a più di 350 specie diverse. Questa vasta diversità microbica indica la presenza di un ambiente ricco di nutrienti, ideale per la crescita batterica.  Questa scoperta ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza alimentare e ha portato ad un rinnovato interesse per l’igiene nella cucina di casa, luogo al quale sono dovute molte delle tossinfezioni registrate in Italia l’istituto federale tedesco per la valutazione del rischio, consiglia di cambiare le spugne da cucina almeno una volta alla settimana e di lavarle regolarmente con acqua calda e detersivo. Tuttavia, anche queste precauzioni possono non essere sufficienti a eliminare completamente i batteri.

Un centro studio americano ha scoperto che tra il 37 e l’87 percento dei batteri è stato ucciso sulle spugne lasciate in ammollo nella soluzione di candeggina al cloro al 10 percento,o nel succo di limone o nell’acqua deionizzata. Ciò ha comunque lasciato abbastanza batteri potenzialmente in grado di causare malattie. Il riscaldamento nel forno a microonde per un minuto  ha ucciso il 99.9 percento dei batteri presenti sulle spugne, mentre il lavaggio in lavastoviglie ha ucciso il 99.9 percento dei batteri. Per quanto riguarda i lieviti e le muffe, è stato riscontrato che le spugne trattate nel forno a microonde o in lavastoviglie ne ospitavano meno dell’1 percento .

Per cui la soluzione migliore è mettere le spugnette in lavastoviglie ogni ciclo di lavaggio piatti domestici

da Salvagente 3-24

Written by Franco Rigosi