Sentinelle dell’aria
Esperienze di “Citizen Science”
Conoscenze e strumenti per “Sentinelle dell’aria”
Perché la Fondazione ICU – Istituto Consumatori e Utenti, pubblica nei Libri dei Consumatori questo Quaderno dell’Ecoistituto di Reggio Emilia e Genova, dedicato ad esperienze di conoscenza e difesa ambientale?
Normalmente, le attività dei Movimenti consumeristi si svolgono nell’ambito del “mercato”, cioè dei contratti di compra-vendita di beni di consumo (alimentari, abbigliamento ecc.) e durevoli (abitazioni, mezzi di trasporto, elettrodomestici, mobilia ecc.), oppure dei rapporti con gli enti erogatori di servizi energetici, acquedottistici, di raccolta rifiuti, bancari, assicurativi, amministrativi ecc.
Ma la difesa dei cittadini e delle cittadine consumatori/trici non deve fermarsi alle questioni economiche e giuridiche; negli Stati Uniti, dove più forte e prima che in Europa è emerso il consumerismo, già negli anni ’60 del secolo scorso emerge il tema della salute e della sicurezza: nel 1962, per esempio, la naturalista Rachel Carson pubblica Primavera silenziosa, una requisitoria contro i danni alla salute e all’ambiente provocati dal biocida cancerogeno DDT che porterà alla sua messa al bando mondiale.
Nel libro Dalla parte dei consumatori (2015), segnalo come, nel 1965, l’avvocato Ralph Nader svolge un’inchiesta sulle vetture Chevrolet Corvair che, in caso di incidente, diventano trappole mortali salvando così centinaia di vite.
Lo stesso Nader, negli anni seguenti, entra nel direttivo e rafforza la Consumers Union, un vero e proprio sindacato dei consumatori che, tra le altre cose, pubblica 4 milioni di copie del settimanale Consumer Reports e ha una rete di decine di labora- tori scientifici, spesso più attrezzati di quelli del Governo e delle grandi industrie di cui denunciano le attività nocive: gravi carenze nel settore alimentare (in particolare delle carni), pericoli dei gasdotti, emissione di radiazioni da parte dei televisori, fino alle precarie condizioni di lavoro nelle miniere di carbone.
Successivamente Nader, assieme a numerosi giovani studenti e laureati, conduce indagini sul peggioramento della qualità delle acque e la mancanza di risposte del governo USA, inoltre, negli anni ’70 e ’80 il suo movimento Public Citizen è al centro di fortissime iniziative, lotte e denunce contro le centrali nucleari e a favore delle rinnovabili. Una evoluzione simile hanno avuto i movimenti consumeristi di altri paesi, in particolare in Svizzera e Germania.
In Italia (a parte lodevoli eccezioni sostenute dall’associazione Codacons e dal mensile Il Salvagente), purtroppo il filone consumerista si misura quasi esclusivamente con i problemi di compravendite e di utenze.
La Fondazione ICU, sia con i Libri dei Consumatori (come Consumo critico, Consumare carne, Covid e le saggezze nascoste, Madre terra-manuale di difesa dei beni comuni) che col Concorso per tesi di laurea a carattere economico-ambientale, punta ad allargare le attività in difesa dei consumatori anche ai temi ambientali.
Questo libro ne è un ulteriore chiaro esempio.
Michele Boato
Presidente Fondazione ICU
Istituto Consumatori e Utenti