I nuovi Pfas polimerici sono considerati più sicuri per l’ambiente e la salute umana ma uno studio condotto in Canad sul packaging dei fast food ha scoperto che invece sono più nocivi e persistenti

Sono considerati i sostituiti dei tradizionali Pfas nel realizzare gli imballaggi alimentari, capaci di rappresentare una “barriera” al grasso, all’acqua e all’olio e di non accumularsi inquinare per sempre (come i forever chemicals, ovvero gli inquinanti per sempre come vengono definiti i Pfas, capaci ormai di contaminare anche il cibo) l’ambiente e la salute umana. Eppure i nuovi Pfas polimerici, alla luce di nuovo studio condotto sul packaging dei fast food in Canada, hanno dimostrato di essere addirittura più pericolosi dei Pfas tradizionali.

I ricercatori degli Stati Uniti, del Canada e della Svizzera hanno analizzato 42 involucri e contenitori  raccolti nei fast food di Toronto. Il composto più abbondante rilevato in questi campioni era il 6:2 Alcool Fluorotelomero considerato tossico. I ricercatori hanno affermato che il Pfas polimerico nei campioni può trasformarsi in questo composto, aumentando così l’esposizione del consumatore ad esso.

Per quanto riguarda la tossicità di tutti i Pfas, solo una “piccola frazione” delle migliaia esistenti è stata testata. Ma tutti i Pfas, compresi i polimeri, sono “estremamente” persistenti nell’ambiente o si scompongono in Pfas estremamente persistenti,

Negli Stati Uniti, le autorità di regolamentazione hanno espresso preoccupazione per il contenuto di Pfas negli imballaggi alimentari. Ad oggi, 11 Stati hanno vietato i Pfas dalla maggior parte degli imballaggi alimentari e alcune aziende di fast food, tra cui McDonalds e Chick-fil-A, si sono impegnate a eliminare i Pfas dalle loro operazioni entro il 2025. È chiaro che molte aziende guardano ai Pfas polimerici come valida alternativa. Ma il nuovo studio è arrivato come una doccia gelata.

Nel frattempo in Europa, le autorità di DanimarcaGermaniaPaesi BassiNorvegia e Svezia chiedono restrizioni Pfas.

Written by Franco Rigosi