Da un’articolo del Guardian 3-23

Sull’idrogeno si sta diffondendo tanta confusione e la confusione è una tattica dei nuovi negazionisti, cioè degli affaristi del fossile . Certo l’idrogeno è una molecola abbondante nel mondo ma è dentro la molecola H20 dell’acqua,o dentro il gas, il carbone o il petrolio e va estratto per essere una risorsa energetica ma come stoccaggio di energia, come una batteria non come fonte energetica come il sole o il vento. Si stanno investendo molti miliardi pubblici per progetti e ricerca sull’idrogeno. L’industria del fossile vede l’idrogeno come un mezzo per continuare a scavare, costruire tubazioni e infrastrutture e spinge a far credere che l’idrogeno sia una soluzione per il cambiamento climatico. Gli scienziati più critici dicono che l’idrogeno potrà sostituire i combustibili fossili solo se prodotto con energie rinnovabili e solo per usi molto particolari ( voli spaziali,voli merci transoceanici, auto chic, ).

Chiariamo che ci sono tanti tipi di idrogeno, e che estrarlo richiede comunque molta energia. Oggi il 96 % di idrogeno nel mondo deriva da carbone ( idrogeno marrone) e gas metano ( idrogeno grigio) da una reazione con vapor d’acqua; il resto da energia elettrica prodotta da nucleare ( idrogeno rosa) e da elettricità da energie rinnovabili ( idrogeno verde ottenuto per elettrolisi dell’acqua). Nella produzione di quello marrone e grigio si liberano anche una gran quantità di CO2 e di metano incombusto, entrambi gas climalteranti. Questo idrogeno industriale è usato nella chimica dei fertilizzanti, della plastica e dell’acciaio. C’è anche l’idrogeno blu, su cui investono le industrie fossili che è quello ricavato da metano ma catturando poi la CO2 e stoccandola sotto terra . Le industrie dicono che catturano l’80-90 % di CO2 in realtà la Cornell University ha visto che nel ciclo completo è solo il 12 % di CO2 che viene catturato. Il termine idrogeno pulito coniato dall’industria fossile è falso e la stessa università ha dimostrato che produrre l’idrogeno blu è più inquinante che bruciare carbone o metano. Le industrie usano l’idrogeno come giustificazione per costruire pipeline e infrastrutture che potrebbero essere usate per l’idrogeno in futuro, ma l’idrogeno è altamente infiammabile, corrosivo e non può essere usato in condotte che ora servono soprattutto per il metano e gasoli.

C’è un ruolo per l’idrogeno nel futuro allora? Certo ma molto limitato perché richiede tanta energia produrre, stoccare e trasportare idrogeno per poi convertirlo in energia utile briuciandolo . Oggi è una follia produrre idrogeno che non sia verde perché si consuma energia e si inquina. Potrà essere prodotto, per poi stoccarlo, come uso del surplus di energie solari e eoliche. L’energia rinnovabile è una risorsa preziosa e scarsa ,è assurdo passare attraverso il ciclo dell’idrogeno per scaldare o usare veicoli a idrogeno, meglio usare direttamente l’energia elettrica da rinnovabile per veicoli elettrici o stufe elettriche . Non sprechiamo miliardi di fondi pubblici in questo bluff

Written by Franco Rigosi