Italia protagonista in negativo nella lotta ai rifiuti da imballaggio. Europarlamentari e lobby hanno unito gli sforzi, riuscendo a stroncare il regolamento proposto dalla Commissione europea che puntava a ridurre i rifiuti da packaging, puntando su riutilizzo, deposito cauzionale e un processo di riciclo che prevedesse una maggiore responsabilità da parte delle imprese produttrici di questi contenitori. Gli obiettivi sul riuso sono stati emendati a tal punto da risultare quasi inesistenti, mentre la lista degli imballaggi monouso da eliminare in quanto reputati inutili è stata ridotta ai minimi termini. Restano in piedi gli obiettivi generali di riduzione dei rifiuti, ma senza gli strumenti necessari per ottenerli. Tra le poche note positive, gli eurodeputati hanno escluso dagli imballaggi l’utilizzo dei Pfas, le cosiddette “sostanze chimiche per sempre”, e del Bisfenolo A, che risultano tra i principali inquinanti. Cantano vittoria McDonald’s, le catene dei fast-food e i giganti del take-away che basano l’offerta della ristorazione su contenitori monouso. Pur sostituendo la plastica classica con quella biodegradabile o con la carta, pur sempre unita ad altri materiali, il problema rimane lo stesso: produciamo troppi rifiuti inutili. L’Unione europea ha perso una grande occasione per cambiare rotta e abbandonare gli 84 milioni di tonnellate di rifiuti da packaging accumulati solo nel 2021. Potremo dire addio a confezioni monouso di sapone, ai sovra-imballaggi come quelli per i tubetti di dentifricio e ai cellofan sulle valigie in aeroporto. Il settore “intoccabile” è risultato quello del cibo, proprio quello da cui deriva gran parte dei rifiuti di questo tipo, a causa del moltiplicarsi in questi anni di vaschette, bustine, sacchi, pellicole. Gli eurodeputati hanno salvato ad esempio insalate e altri prodotti dell’ortofrutta come basilico o prezzemolo, che potranno continuare ad essere inseriti in buste e altri contenitori monouso. Ritenuto indispensabile per ragioni di marketing, questo packaging figura tra i principali inquinanti.

Solo per gli imballaggi abbiamo già abbattuto 3 miliardi di alberi. Grazie al Parlamento europeo, la grottesca domanda di imballaggi di carta continuerà a crescere. È assolutamente insostenibile .

La debacle totale riguarda il riutilizzo, considerato dagli esperti l’unico modo davvero efficace per ridurre i rifiuti. Questa è la parte a cui più si sono opposti gli eurodeputati italiani, sostenuti dal governo guidato da Giorgia Meloni. Il riciclaggio non fermerà il problema dei rifiuti, anche con sistemi robusti. È preoccupante che non solo i partiti di destra e di estrema destra, ma anche gli eurodeputati di ogni provenienza abbiano ceduto alle argomentazioni dei lobbisti.

Europatoday 11-23

Written by Franco Rigosi