i cibi ultraprocessati sono un pericolo
Sono sempre di più le evidenze scientifiche che alimenti industriali che subiscono molti processi di…
Fino ad oggi un possibile legame tra consumo di carne rossa trasformata e insorgenza del cancro era legato alla presenza dei conservanti nitrati e nitriti o alle ammine aromatiche che si producono nella cottura. Ora invece il nuovo studio mette in evidenza una nuova fonte di rischio: le alte temperature di cottura che sarebbero in grado di alternare il Dna della carne e di conseguenza “questo danno potrebbe penetrare nel Dna cellulare mediante recupero metabolico”.
Lo studio è stato condotto sui topi, il che significa che è troppo presto per dire se gli stessi problemi potrebbero valere per gli esseri umani. Tuttavia, suggerisce un chiaro possibile legame tra il Dna danneggiato e la digestione.
I ricercatori hanno preso patate, carne macinata di manzo e carne di maiale macinata, le hanno bollite e/o arrostite ad alte temperature, quindi hanno estratto campioni di Dna. Hanno scoperto che tutti avevano il Dna danneggiato. Tutte le forme di danno rilevate negli alimenti erano genotossiche: avevano cioè la tendenza a compromettere la funzione dei geni e causare la replicazione incontrollata delle mutazioni in modo canceroso. Successivamente hanno alimentato i topi con porzioni con il Dna danneggiato. Alla fine dello studio i topi hanno mostrato danni al Dna che rivestono l’intestino tenue, che è dove viene digerito molto cibo.