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Frutta e verdura in Europa sono sempre più contaminate da residui di pesticidi Pfas. Ciò emerge dall’analisi dei dati ufficiali dei programmi nazionali di monitoraggio dei residui di pesticidi negli alimenti negli Stati membri. A dirlo è uno studio commissionato da Pesticide action network, secondo cui il numero di prodotti ortofrutticoli europei in cui sono stati rilevati residui di pesticidi Pfas è quasi triplicato tra il 2011 e il 2021, con un tasso di crescita del 220% per la frutta e del 274% per la verdura. In alcuni degli Stati membri dell’Ue presi singolarmente, il tasso di crescita è stato ancora più drammatico: Austria (+698% per la frutta, +3277% per la verdura) e Grecia (+696% nella frutta, +1974% nella verdura). Emerge che la frutta non biologica, soprattutto quella estiva, annovera i prodotti più frequentemente contaminati da residui di pesticidi Pfas. Zoomando sulla frutta coltivata in Europa, il 37% delle fragole, il 35% delle pesche e il 31% delle albicocche sono contaminate Una percentuale minore di verdure coltivate in Europa (12%) è contaminata da residui di pesticidi PFAS rispetto alla frutta, alcune verdure sono contaminate con la stessa frequenza della frutta di punta (cicorie: 42%; cetrioli: 30%) . Tra la frutta e la verdura importate, quelle che con maggiore probabilità contenevano residui di pesticidi Pfas provenivano da Costa Rica (41%), India (38%), Sud Africa (28%), Colombia (26%) e Marocco (24%). Con un totale di 18 diversi pesticidi rilevati in tutto, per quanto riguarda i campioni nazionali, Italia e Spagna si sono rivelati i paesi d’origine con l’offerta più diversificata di Pesticidi Pfas.
L’origine :le sostanze attive Pfas rilevate più spesso nei prodotti coltivati in Europa contaminati sono state il fungicida fluopyram, l’insetticida flonicamid e il fungicida trifloxystrobin.
Il continuo accumulo di Pfas nel suolo, nelle acque e nella catena alimentare, insieme ad altre sostanze chimiche, comportano rischi a lungo termine per la salute umana e l’ambiente. È urgente vietare l’uso dei pesticidi Pfas per frenare l’esposizione dei cittadini europei ai pesticidi PFAS e proteggere la salute dei cittadini, compresa quella dei gruppi più vulnerabili, come le donne incinte, i neonati e i bambini.
Da Salvagentye 3-24