Le Monde France Info hanno messo in evidenza la contaminazione delle acque di sorgenti celebri come la Perrier, appartenente alla multinazionale impegnata nel settore alimentare più grande al mondo: Nestlé (in Italia con le acque minerali San Pellegrino, Panna e Levissima).  

In Francia le autorità hanno ordinato il fermo di pozzi dello stabilimento di Vergèze situato nel dipartimento del Gard. Scoperta la presenza oltre che di Pfas  anche di batteri e pesticidi.  Nestlé, da parte sua, ha provato ad ovviare alla situazione con la distruzione di 2 milioni di bottiglie Perrier. A quanto pare, il Ministero della Salute sapeva già della situazione riguardante i prodotti del marchio, contenenti le sostanze dannose per l’organismo. Questa non è la prima volta che una celebre multinazionale  fa discutere a livello internazionale.

Ora, la questione sta scatenando la reazione anche della  Germania. Qui i consumatori si sono riuniti nella firma di una lettera inviata all’amministratore delegato di Nestlé Deutschland, Christoph Ahlborn, da parte del gruppo Foodwatch. Più di 38mila persone si sono schierate contro il marchio, chiedendo che le bottiglie contenenti acqua contaminata vengano al più presto ritirate dai supermercati.

In Italia si continua tranquillamente a vendere Perrier.

Non si sottopone a controlli sistematici la presenza di Pfas nelle bottiglie dei supermercati. Mentre dove l’indagine c’è stata,in Francia è scattato l’allarme.

Da rete ambientalista 8-24

Il Salvagente per il test del numero in edicola ha portato in laboratorio 18 bottiglie di acque minerali tra le più popolari, trovandone solo 4 senza tracce di pesticidi. Segno che dall’inquinamento da chimica ormai non si salva quasi nessuno

Gli italiani non rinunciano alle acque minerali: ne consumiamo 252 litri all’anno a testa, e siamo il secondo paese al mondo, dopo il Messico, e il primo in Europa nella classifica dei maggiori consumatori. Anche per questo, in Italia, i marchi di acque minerali attivi sono centinaia: nel 2023 sono stati imbottigliati circa 16 miliardi e mezzo di litri di acqua, l’8% in più rispetto all’anno precedente. E tutti i produttori, sui media e in qualsiasi spazio pubblicitario a disposizione, puntano su immaginari simili: acqua cristallina, leggera, pura, imbottigliata presso sorgenti incontaminate il Salvagente ha portato in laboratorio 18 campioni di altrettanti marchi: Panna, Levissima, Sant’Anna, Rocchetta, Saguaro (Lidl), Ferrarelle, San Benedetto Popoli – Fonte Primavera, Lete, Guizza Fonte Vallereale, Uliveto, Eva, Vitasnella, Brioblu, Fiuggi, San Pellegrino, Fonte Essenziale, Lauretana e Evian.

Specifichiamo subito che dal punto di vista legale non vi è alcun motivo di allarme: le norme stabiliscono come soglia limite 0,1 microgrammi al litro per singolo pesticida, e 0,5 per la somma di tutti gli antiparassitari presenti.
Nel caso dei nostri campioni, né singolarmente né sommate, le sostanze hanno raggiunto o superato il limite. Ma questo comunque non basta a tranquillizzarci del tutto. Come anticipato a mostrarsi senza alcuna traccia di fitofarmaci solo 4 acque minerali analizzate dal Salvagente: l’acqua Panna naturale, la San Benedetto Ecogreen naturale, la Evian naturale in vetro e la Fonte essenziale naturale (considerata nel test non adatta a tutti per la quantità di minerali).

Da Salvagente 8-24

Written by Franco Rigosi