bustine per insaporire l’acqua in borraccia
Una bustina da aggiungere in borraccia o bottiglia per assicurare il gusto pesca, mela, cola.…
La crisi del servizio sanitario pubblico non si evidenzia solo in casi eclatanti come il pronto soccorso a pagamento per saltare le fila in provincia di Bergamo,(149 euro) ma anche nel ricorso sempre più diffuso a medici “gettonisti”, che influenza inevitabilmente la qualità dell’assistenza.
La riduzione delle risorse e la fuga del personale dai presidi medici italiani ha conseguenze sul servizio ai pazienti. In questi anni c’è stato prima un effetto dannosissimo di blocco del turnover nelle assunzioni del personale che ha avuto ripercussione particolarmente su alcuni servizi molto sofferenti, parliamo dell’emergenza-urgenza, della pediatria, della ginecologia, e anche della salute mentale. Si è ricorsi al gettonista (medici che lavorano per enti privati, spesso cooperative, che prestano servizio a gettone, e arrivano a essere pagati anche più di 100 euro l’ora, 4 o 5 volte i colleghi interni agli ospedali) che però non garantisce la continuità assistenziale, non conosce i servizi, non conosce l’organizzazione e soprattutto non conosce i pazienti .
Così per i tempi lunghi delle prenotazioni e la scarsa qualità del servizio pubblico i cittadini ricorrono sempre più alle cliniche private a pagamento, e se non possono permetterselo non si curano.
La vera soluzione sarebbe investire nel servizio sanitario pubblico, ma la storia dice altro: secondo il quarto Rapporto della Fondazione Gimbe sulla Sostenibilità dell’Ssn, alla sanità pubblica sono stati sottratti circa 28 miliardi dal 2010 al 2019, con cure essenziali non garantite a tutti, sprechi e la progressiva crescita di fondi integrativi per ammortizzare la spesa privata per la salute. Un mix che sta “facendo cadere a pezzi il Servizio Sanitario Nazionale” . E il governo attuale non sta invertendo la tendenza anzi….