Sempre di più i truffatori, soprattutto quelli che utilizzano i mezzi informatici e i dispositivi elettronici quali smartphone e tablet per entrare in contatto con le loro vittime e sfilargli dati personali, password e soprattutto soldi

Esistono delle procedure usate dai criminali per sovrascrivere il numero da cui parte la chiamata o l’sms, come se ci si appiccicasse sopra un’altra etichetta. Così magari nel cellulare appare che il mittente è la propria banca e ciò predispone l’utente a rispondere a quella che poi si rivelerà in realtà una frode L’ultima frontiera è il Qrishing, la truffa attraverso i Qr code, (quei codici presentati come dei quadratini con dei segni grafici dentro, ndr). Normalmente inquadrandoli con lo smartphone rinviano direttamente a una pagina web, ma sempre più spesso vengono utilizzati anche per fare pagamenti senza contanti dagli esercizi commerciali

Il problema, però, è quando interviene il truffatore. Basta modificare o sostituire il Qr code per dirottare il cliente. Nel caso venga usato per il pagamento, l’azione serve ad accedere ai dati bancari del cliente. 

In Francia vengono inserite nelle caselle di posta cartoline di mancata consegna di raccomandata finte, con Qr code per poter ricevere nuovamente la raccomandata invece di andare allo sportello, e anche qui si viene dirottati, si inseriscono dati e si scaricano malware e la truffa è servita

Written by Franco Rigosi