Il Tar del Lazio dà ragione al Parmigiano e, di fatto, costringe il Grana Padano a cambiare le etichette dei suoi prodotti, dichiarando il lisozima e cancellando la dicitura “senza conservanti”.

una circolare del ministero della Salute definiva il lisozima presente nel Grana Padano Dop come “coadiuvante tecnologicoanziché additivo conservante, permettendo al formaggio di essere etichettato come “senza conservanti.

Il “lisozima”  ha proprietà battericide ed è utilizzato da decenni per contrastare batteri come il Clostridium tyrobutyricum e altre contaminazioni microbiologiche. Ricco nell’albume d’uovo di gallina e nel latte materno, è notevole che il latte bovino sia l’unico privo di lisozima. In ambito alimentare, è utilizzato anche sotto la sigla E1105, seguendo gli standard europei per gli additivi alimentari.

Lunga è stata la disputa tra il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano, quest’ultimo vincolato a un disciplinare che esclude l’uso di qualsiasi tipo di conservante.  Il lisozima è classificato come additivo conservante per qualsiasi formaggio in cui venga utilizzato, secondo le istituzioni comunitarie dell’UE.

Il Grana Padano, uno dei formaggi DOP italiani più venduti al mondo, dovrà ora modificare le etichette e i materiali informativi, reintegrando la definizione di “conservante”. Il Parmigiano Reggiano, privo di qualsiasi tipo di conservante, può continuare a vantare la sua natura senza additivi, secondo quanto previsto dal suo disciplinare

Written by Franco Rigosi