la stangata che arriva dall’Europa
Vietato parlare di austerità. Salvo poi metterla in campo senza alcuna esitazione. Sembra questo il mantra della…
In un mercato globalizzato, in cui le filiere produttive sono sempre più opache e distanti, il rispetto dei diritti delle persone, dell’ambiente e degli animali da parte delle imprese spesso non è garantito
Le etichette ambientali, dai simboli bio alla scala energetica sugli elettrodomestici fino alle svariate certificazioni in circolazione, offrono informazioni preziose, ma spesso parziali e raramente indipendenti. Mancano quasi sempre riferimenti chiari al rispetto dei diritti dei lavoratori, alla trasparenza fiscale, alla sostenibilità della filiera o all’eventuale coinvolgimento in settori controversi.
Equa, la prima app in Italia sul consumo responsabile, pubblicata a luglio 2024 proprio per offrire uno strumento di analisi indipendente e facilmente accessibile che permetta di valutare prodotti e servizi in base ai propri valori, andando oltre la logica del prezzo più basso.
Equa è un’app gratuita (con contenuti extra a pagamento) che valuta le aziende secondo tre macro-criteri – rispetto dei diritti umani, dell’ambiente e del benessere animale – articolati in circa 120 indicatori. Il risultato è un punteggio da 0 a 100, accompagnato da una scheda sintetica, riferimenti alle fonti e informazioni utili per decifrare proprietà e marchi commerciali. Equa è stata ideata e sviluppata dall’associazione non profit Osservatorio sui Diritti Umani ETS.
Disponibile per Android e iOS (basta cercare “Equa” su Google Play o App Store), l’applicazione si presenta di fatto come un motore di ricerca critico: si inserisce il nome di un’azienda e si ottiene una valutazione complessiva, suddivisa per area tematica, con i principali elementi emersi nell’analisi. Oltre al punteggio complessivo, l’app fornisce l’elenco dei brand collegati alla società, la sua struttura proprietaria e un articolo che ne sintetizza il comportamento in ambito sociale e ambientale.Oltre all’informazione, Equa propone strumenti per l’azione. In pochi click, infatti, è possibile inviare all’azienda analizzata un messaggio precompilato, via social o email, con richieste di miglioramento o, nel caso di comportamenti virtuosi, con un riconoscimento pubblico. Una forma di pressione diffusa, utile per stimolare cambiamenti e costruire alleanze tra consumatori critici e imprese responsabili.
L’app Equa nasce da una rete di collaborazioni con esperienze consolidate nel campo del consumo critico. Il riferimento più diretto è il Centro Nuovo Modello di Sviluppo, che per anni ha pubblicato la storica Guida al Consumo Critico a cui Equa si ispira apertamente. A permettere a questo progetto di decollare, poi, c’è stato l’importante aiuto di Ethical Consumer, la più importante realtà al mondo sul tema del consumo responsabile attiva a Manchester dal 1989. Essendo uno strumento lanciato da poco (è stata pubblicata a fine luglio 2024), l’app soffre per ora di una copertura limitata. A oggi, infatti, sono presenti valutazioni su una selezione di settori: alimentare (pasta, bibite), elettronica (smartphone, tablet, computer) e bevande (bibite gassate).
L’obiettivo dichiarato, però, è allargare progressivamente la banca dati, fino a coprire i principali beni e servizi acquistati quotidianamente in Italia.
Da Comune.it 7-25