la UE interviene sui PFAS
I Pfas sono da tempo nel mirino di Bruxelles. Lo scorso 19 settembre, la Commissione…
Parliamo di cucchiai, mestoli e spatole di plastica di colore nero chiaro, che utilizziamo per cucinare. Purtroppo da una nuova ricerca arriva un forte allarme sulla sicurezza di questi prodotti, utensili da cucina e contenitori per alimenti, ma anche giocattoli per bambini, che contengono diversi ritardanti di fiamma, alcuni dei quali vietati già da qualche anno. Il problema principale della plastica nera è che spesso entra nel ciclo di riciclaggio dopo essere stata utilizzata come componente di apparecchi elettronici, dove viene trattata con ritardanti di fiamma. E queste sostanze chimiche, associate a diversi effetti negativi sulla salute, possono rimanere nei materiali in alte concentrazioni anche dopo il riciclo.
Nello studio, pubblicato sulla rivista Chemosphere, i ricercatori hanno testato 203 oggetti domestici realizzati in plastica nera, nell’85% hanno trovato composti a base di bromo ritardanti di fiamma, alcuni
contenevano anche il decabromodifeniletere (decaBDE), un tipo di ritardante di fiamma bromurato che l’Agenzia per la protezione ambientale (EPA) ha vietato nel 2021. L’agenzia aveva iniziato a eliminare gradualmente la classe di sostanze chimiche PBDE nel 2009, affermando che “gli eteri difenile polibromurati (PBDE) sono persistenti, bioaccumulabili e tossici sia per gli esseri umani che per l’ambiente.” Come dire, da una parte queste sostanze vengono vietate in alcuni prodotti, però poi ci arrivano comunque tramite il riciclo, dove non ci sono controlli di questo tipo. Il rischio per la salute dei diversi ritardanti di fiamma varia a seconda del tipo, ma le ricerche hanno dimostrato che queste sostanze chimiche si accumulano nel corpo ed hanno effetti sullo sviluppo neurologico, sulla riproduzione e sullo sviluppo, oltre che essere cancerogeni.
Dunque dai ricercatori arriva un forte appello ai produttori e, soprattutto, ai responsabili dei sistemi di riciclaggio, affinché queste sostanze non arrivino quanto meno negli utensili da cucina e negli oggetti destinati ai bambini. L’invito, invece ai consumatori è quello di non utilizzare utensili in plastica nera in cucina, privilegiando legno e alluminio per cucinare e vetro e metallo per riscaldare o conservare gli alimenti. Per tutti gli altri oggetti in plastica nera, si consiglia di valutarne l’uso. Se si tratta, ad esempio, di oggetti decorativi non rappresentano un problema, ma se vengono spesso a contatto con noi meglio sostituirli.
Da salvagente 10-24