Acqua minerali con Pfas e pesticidi
Le Monde e France Info hanno messo in evidenza la contaminazione delle acque di sorgenti celebri come la Perrier,…
Il tribunale di Torino ha dichiarato ammissibile la class action rappresentativa promossa da alcune associazioni, tra cui il Movimento Consumatori, nei confronti di Stellantis, Psa Italia (Peugeot) e Citroën, per il difetto degli airbag Takata installati su 173 mila vetture Citroën C3 e DS3, acquistate in Italia tra il 2009 e il 2019.Questo perché fin dal 2019 era noto il difetto dell’airbag Takata SDI 230, contenente un propellente a base di nitrato di ammonio, che poteva causare l’esplosione incontrollata del dispositivo e la proiezione di frammenti metallici all’interno dell’abitacolo, con rischi gravi per l’incolumità degli occupanti.
Stellantis, Psa e Citroën, hanno attivato la campagna di richiamo nel 2024, solo dopo i primi incidenti nel 2023 e dopo numerose altre analoghe campagne di richiamo avviate da altri produttori.
Secondo il tribunale, questo ritardo di quasi cinque anni non è giustificabile, tanto più in presenza di un difetto potenzialmente mortale. “La mancanza di tempestività – osserva il Collegio – ha impedito una gestione graduale e preventiva del problema, compromettendo la sicurezza degli utenti italiani”.
L’associazione invita tutti i proprietari di Citroën C3 e DS3, immatricolate tra il 2009 e il 2019, a partecipare alla class action compilando il modulo oppure scrivendo a classaction.takata@movimentoconsumatori.it o chiamando il numero unico nazionale 06 94807041.
da salvagente 4-25