In Europa è stato vietato nel 2020 perché dannoso per lo sviluppo cognitivo dei bambini, eppure il Veneto e altre regioni produttrici di vino fanno pressione sul ministero della Salute affinché approvi una deroga ad hoc per il suo utilizzo in vigna. Il clorpirifos metile è infatti efficace contro la cicalina della vite, l’insetto che causa la flavescenza dorata, una malattia che porta all’essiccamento della pianta e che soprattutto nelle zone di produzione del prosecco e del valpolicella è un problema serio. Clorpirifos metile, foriero di malattie croniche per lo sviluppo mentale infantile, con riduzione di quoziente intellettivo, disabilità psichica e autismo, squilibri ormonali e metabolici  è responsabile dello sterminio anche degli insetti utili e dell’avvelenamento e riduzione conseguente degli uccelli che se ne cibano

Maurizio Polo, titolare di bioenologia 2.0, azienda di Oderzo che da 43 anni si occupa di ricerca in ambito enologico, racconta come abbia proposto alla Regione Veneto un prodotto interamente biologico alternativo al clorpirifos e abbia ricevuto un secco no.

Al di là della reale efficacia del prodotto di Polo contro la cicalina, è singolare che la Regione non abbia neppure voluto avviare ulteriori verifiche su una soluzione che, se efficace, risparmierebbe moltissimo pesticida al territorio veneto.

Written by Franco Rigosi