Abbassati i limiti per micotossine in grano e pasta
Dopo 17 anni cambiano i valori limite per le micotossine nel grano e nella pasta…
Un’area spesso sottovalutata della sicurezza in casa riguarda la conformità e la sicurezza dei parapetti installati su balconi e terrazzi. In Italia, si stima che circa il 90% dei parapetti non rispetti le normative vigenti. I parapetti hanno il compito fondamentale di prevenire cadute accidentali da balconi e terrazzi, proteggendo sia le persone che gli animali domestici.
Le normative italiane vigenti stabiliscono chiaramente i requisiti specifici per la sicurezza dei parapetti, inclusi i materiali utilizzati, l’altezza minima, 1 metro, e la resistenza agli urti. I parapetti devono essere in grado di resistere a una pressione minima di 200 kg/mq e un impatto minimo di 350 J (immagina la massa di un atleta di 80 kg che impatta contro il parapetto prendendo una rincorsa di 5 metri) per garantire che non cedano sotto il peso o l’impatto accidentale.
Quando si scelgono i parapetti, è fondamentale considerare i materiali impiegati. Il vetro, ad esempio, è una scelta sempre più popolare per la sua capacità di combinare sicurezza ed estetica. Tuttavia, non tutti i vetri e i relativi supporti sono uguali.
In questo scenario basta effettuare una prova “a mano”. Se il manufatto oscilla vistosamente, conviene non avvicinarsi e sostituire quanto prima il parapetto.
Per garantire la stabilità e la sicurezza di un parapetto, è importante effettuare un controllo che includa: un’ispezione visiva per individuare crepe, corrosione o altri segni di deterioramento; testare la stabilità spingendo leggermente il parapetto per rilevare movimenti anomali; verificare lo stato dei materiali e delle giunzioni; controllare che l’altezza rispetti le normative
da salvagente 10-24